La trama a prima vista può sembrare banale, non ci sono grandi colpi di scena né eccessivi drammi, ma la storia risulta realistica e raccontata con garbo e dolcezza;
si tratta di due ragazzi che hanno avuto bisogno di tempo per comprendere se stessi e i propri desideri, che devono scontrarsi contro la realtà sia per quanto riguarda la loro relazione che le proprie carriere (le critiche al drama di Hyun Soo, i problemi al ristorante per Jung Sun); che comprendono quanto sia inevitabile andare contro le aspettative di chi amano o ferire qualcuno per tener fede ai propri sentimenti ed essere felici.
Cosa mi è piaciuto:
- Seo Hyun-Jin è bravissima, anche se la storia non le ha dato modo di esprimere completamente il suo talento come in Oh Hae Young again.
- L'antagonista maschile è costruito benissimo (non a caso l'episodio dedicato a lui è uno dei migliori): è un personaggio a tutto tondo, con pregi e difetti, ma, quel che più conta, non è detestabile. Spesso mi sono ritrovata a fare il tifo per lui, pensando che meritasse quanto o più di Jung-Sun l'amore di Hyun-Soo, e che potesse anche essere probabilmente più adatto a lei.
- Uno dei protagonisti non accreditati del drama è il ristorante di Jung-Sun, il Good Soup, ed il cibo in generale: non ho mai visto nulla che mi abbia fatto venire l'acquolina in bocca come Degree of love!
- Essendo Hyun-Soo una sceneggiatrice, lo show ci mostra a grandi linee come nasce un drama e come sia la vita di un aspirante scrittore: i concorsi, le delusioni, la gavetta, le umiliazioni, il rapporto con il regista e con gli spettatori, le ricerche continue. Molto interessante.
- La struttura degli episodi: all'inizio di ognuno, viene mostrato qualcosa di cui si sono già viste le conseguenze nella puntata precedente, una sorta di "dietro le quinte" degli eventi, che aiuta a comprendere ancora meglio la psicologia dei personaggi e le loro motivazioni.
Cosa non mi è piaciuto:
- il product placement è piuttosto goffo: le scene sembrano essere state palesemente scritte di proposito per mostrare il prodotto (quella per il caffè, per esempio, è abbastanza imbarazzante) e non risultano ben amalgamate al contesto.
- Il lieto fine per uno dei personaggi, che è stato odioso ed egoista quasi in ogni scena.
- Anche in questo drama purtroppo non manca una scena di accapigliamento...
Da: Appunti di una spettatrice
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Il personaggio dell'ex-ragazzo della protagonista è costruito in modo tale che non si possa fare il tifo per lui nemmeno per un attimo; una scelta diversa (come in Degree of love), avrebbe reso la storia meno prevedibile e più accattivante.
La protagonista femminile non mi ha fatto impazzire, mentre il protagonista maschile è molto tenero e carino, a tratti sembra un ragazzino.
Da: Appunti di una spettatrice
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This review may contain spoilers
L'unico aggettivo che mi viene in mente per descrivere questo drama è "adorabile". Non si tratta di uno show privo di difetti o imperdibile, ma delizioso come nessun altro.
Cosa mi è piaciuto:
- la recitazione di Yoo In-Na, che ha saputo rendere adorabile un personaggio che, con molta probabilità, se affidato a qualcun altro, sarebbe risultato irritante e odioso. L'attrice brilla sin dall'inizio del drama, riuscendo ottimamente nella commedia, e oscurando temporaneamente il collega Lee Dong-Wook, che, anche a causa alla lenta apertura del proprio personaggio, riesce a mettersi in luce solo dopo qualche episodio.
- E' chiaro sin dall'inizio che Jung-Rok è un uomo gentile. Pur essendo schivo e solitario, non è uno di quei personaggi maschili che ci vengono presentati inizialmente come cinici e scortesi, e che poi cambiano una volta innamoratisi della protagonista. In questo caso il fatto che l'avvocato abbia buon cuore è palese sin dal primo episodio.
- Le personalità dei protagonisti. Yoon-Seo è di un candore incredibile, ma non è stupida (la scena con le vitamine nel pilot, a conti fatti, risulta abbastanza out of character). Jun-Rok è premuroso e affettivamente impacciato, e fa tenerezza il fatto che sia del tutto ignaro della frustrazione di Yoon-Seo per il suo procedere lentamente nella relazione. Sia l'uno che l'altra sono di buon cuore e spesso goffi rispetto a quello che è per entrambi il primo rapporto veramente importante. Insieme sono divertenti e dolci, ed è bello che il loro rapporto si fondi sulla sincerità (nobile idiozia a parte), sul supporto reciproco e sulla fiducia.
- La coppia formata dagli avvocati Dan e Choi. Inizialmente avevo pensato che si sarebbe trattato solo di una prevedibile accoppiata tra personaggi secondari, e invece le scene tra i due sono diventate quelle che aspettavo di più, dopo quelle tra i protagonisti principali. Ho adorato quel gran sorriso di Choi nell'abbracciare Dan, e la dichiarazione di lei nel parco. Bravissimi gli attori nel mostrarsi fino alla fine affiatati, divertenti e impacciati.
- Dopo la nobile, idiota scelta di Jung-Rok di lasciare Yoon-Seo, l'amico Se-Wan dà voce alla ragione - e a tutti gli spettatori - dicendogli che è uno stupido e che ha sbagliato a non essere chiaro con la donna. Alleluja!
- Lo show è divertente, e tutti i personaggi partecipano alla comicità, tranne, forse, Se-Won e Yeo-Rum. Da ricordare le scenette tra Yeon Joon-Kyu, CEO della Always, e il cugino Yeon Jun-Suk, direttore dell'agenzia di spettacolo, ma anche quelle tra Dan e Choi, e gli appuntamenti tra Yoon-Seo e Junk-Rok.
- Il drama sottolinea quanto possano essere dolorosi per un attore o un'attrice i commenti malevoli sui social, e come sia semplice che da una foto sul set nascano e si diffondano rumors che possono trasformarsi in qualcosa di deleterio o penoso per chi ne è coinvolto.
Cosa non mi è piaciuto:
- il catfight dell'episodio 3. L'ho trovato abbastanza lontano dalla personalità di Yoon-Seo. E' stato un elemento che per me ha rovinato un episodio che già non ha brillato, nonché la scena successiva, in cui l'espressione e gli occhi lacrimosi di Yoo In-Na sono stati veramente toccanti ed efficaci nel trasmetterci lo stato d'animo di Yoon-Seo, ingiustamente criticata ed estromessa da un mondo e un lavoro che amava.
- I due second lead, Se-Won e Yeo-Rum. Non sono mai riuscita a vederli come parte integrante della storia, piuttosto ho sempre avuto l'impressione che arrivassero da un altro drama. E alla fine, proprio quando cominciavano a starmi simpatici, alcune scelte degli autori mi hanno deluso. Innanzitutto, una volta tornata con Se-Won, Yeo-Rum afferma di non volere una carriera troppo di successo, dandomi l'impressione che volesse sacrificare il proprio lavoro per dedicarsi a casa, marito, ed eventualmente figli (non c'è nulla di male in una scelta del genere, ma il modo in cui è stata resa la scena non mi è piaciuto). Inoltre, Se-Won compra la loro futura casa senza consultarsi con lei, e la sua proposta di matrimonio è quanto più lontano possibile da quello che posso considerare romantico.
- Ho fatto molta fatica ad affezionarmi ai personaggi di contorno della Always Firm, tanto che inizialmente trovavo noiose le loro scene e le vicende che li vedevano protagonisti (come il caso della figlia di Eun-Ji).
- Il caso dello stalker si è risolto troppo bruscamente. La questione aveva avuto molta importanza nella prima metà del drama, ed aveva avuto un ruolo anche nel forgiare la personalità di Yoon-Seo. Purtroppo, proprio quando lo stalker è comparso, la cosa è stata velocemente accantonata, tanto che pensavo che la si sarebbe ripresa negli episodi successivi, in cui però non è stata più menzionata. Non so se si sia trattato di una scelta consapevole degli autori (pare che nel webtoon da cui è tratta la rom-com, la questione abbia molta più rilevanza), che hanno preferito dare più spazio ad alcuni casi legali; se si è preferito chiudere la vicenda perché si trattava di qualcosa di troppo serio per il genere (abbiamo tutti finto di credere che lo stalker, dopo aver drogato e trascinato a casa sua Yoon-Seo, l'avesse solo guardata dormire fino al mattino successivo), o a causa del contemporaneo scandalo che sta ancora travolgendo varie personalità dello spettacolo in Corea.
- Il product placement è davvero massivo. Nei primi episodi è stato fatto un buon lavoro per integrarlo nella storia, ma, soprattutto nell'ultimo, sembrava che le scene fossero di tanto in tanto interrotte da mini-spot pubblicitari.
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