Molto divertente
Ok gente, lo dicono tutti quindi sarà pure un parziale remake del coreano What’s wrong with Secretary Kim. E allora? Magari poi mi vado a vedere pure quello. Ora però parliamo di quest’opera.
E’ una commedia brillante, non priva di elementi drammatici. La trama è abbastanza fluente e brilla per l’assenza di lunghe storie dedicate ai personaggi secondari. Non abbiamo il tempo di rimpiangere la coppia principale, i due protagonisti sono quasi sempre in scena. Ed è’ chiarissimo fin da subito che c’è una, e una sola coppia possibile.
Se al secondo protagonista maschile è affidata una parte granitica e una mimica facciale poco espressiva, la protagonista femminile è molto gradevole come aspetto e recitazione, ma chi veramente regge l’intera opera sulle spalle è Fiction Guo. La sua interpretazione del signorino narcisista, vanesio e prepotente, così sicuro delle proprie abilità e del proprio aspetto da essere ridicolo e insopportabile oltre ogni dire, è veramente perfetta.
Il fatto è che, a prima vista, questo ragazzo non sembrerebbe adatto per la parte. Diavolo, ha un paio di orecchie a sventola che svergognerebbe Dumbo: come potrebbe essere così avvenente? Ma, ben presto, ci si rende conto che il suo viso è veramente piacevole e delicato e, soprattutto, si viene conquistati dai suoi manierismi. Alla fine, è proprio questo difetto a renderlo più attraente. In un mare di ragazzi perfezionati dalla chirurgia plastica, forse ha fatto bene a non aggiustare questo suo tratto distintivo.
Ad ogni modo, è una commedia che scorre in maniera interessante, senza trascinare troppo le vicende. Ci sono diversi momenti molto divertenti e, pur senza gridare al miracolo, la visione è tutto sommato molto piacevole. Non sono purtroppo assenti dei momenti in cui la trama viene fatta progredire aggiustando certe situazioni non si sa bene come. Non sono assenti coincidenze e deux ex machina, e troviamo gli onnipresenti cliché del tipo vecchi amici d’infanzia dimenticati, antiche stragi e vendette e così via, ma tutto sommato a mio parere il lavoro è abbondantemente promosso. Il fatto che si tratti di soli 24 episodi di durata inferiore al normale (circa 30 minuti di spettacolo) aiuta a mantenere scorrevole il tutto.
E’ una commedia brillante, non priva di elementi drammatici. La trama è abbastanza fluente e brilla per l’assenza di lunghe storie dedicate ai personaggi secondari. Non abbiamo il tempo di rimpiangere la coppia principale, i due protagonisti sono quasi sempre in scena. Ed è’ chiarissimo fin da subito che c’è una, e una sola coppia possibile.
Se al secondo protagonista maschile è affidata una parte granitica e una mimica facciale poco espressiva, la protagonista femminile è molto gradevole come aspetto e recitazione, ma chi veramente regge l’intera opera sulle spalle è Fiction Guo. La sua interpretazione del signorino narcisista, vanesio e prepotente, così sicuro delle proprie abilità e del proprio aspetto da essere ridicolo e insopportabile oltre ogni dire, è veramente perfetta.
Il fatto è che, a prima vista, questo ragazzo non sembrerebbe adatto per la parte. Diavolo, ha un paio di orecchie a sventola che svergognerebbe Dumbo: come potrebbe essere così avvenente? Ma, ben presto, ci si rende conto che il suo viso è veramente piacevole e delicato e, soprattutto, si viene conquistati dai suoi manierismi. Alla fine, è proprio questo difetto a renderlo più attraente. In un mare di ragazzi perfezionati dalla chirurgia plastica, forse ha fatto bene a non aggiustare questo suo tratto distintivo.
Ad ogni modo, è una commedia che scorre in maniera interessante, senza trascinare troppo le vicende. Ci sono diversi momenti molto divertenti e, pur senza gridare al miracolo, la visione è tutto sommato molto piacevole. Non sono purtroppo assenti dei momenti in cui la trama viene fatta progredire aggiustando certe situazioni non si sa bene come. Non sono assenti coincidenze e deux ex machina, e troviamo gli onnipresenti cliché del tipo vecchi amici d’infanzia dimenticati, antiche stragi e vendette e così via, ma tutto sommato a mio parere il lavoro è abbondantemente promosso. Il fatto che si tratti di soli 24 episodi di durata inferiore al normale (circa 30 minuti di spettacolo) aiuta a mantenere scorrevole il tutto.
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